Riaprono gli studi del Liceo!

A cura di Edoardo Casiello V classico

Novità al Liceo: da qualche giorno è ripartito il semiconvitto. Vi ricordate quel posto dove prima del lockdown si studiava, si socializzava, ci si divertiva? Ecco, è tornato, sia pure con una formula ristretta: ancora non c’è la possibilità per tutti di usufruire della mensa, e gli orari dello studio pomeridiano risentono ovviamente degli ingressi a scuola alle 10 del mattino, ma un notevole passo avanti è stato fatto, e i ragazzi che vogliono fermarsi a studiare al pomeriggio adesso possono finalmente farlo.

Per il biennio il punto di ritrovo è nelle aule a pianoterra, per il triennio, invece, è la ex sala insegnanti al primo piano che – in omaggio ad Aristofane – è stata ironicamente battezzata “il Pensatoio”, e dove incontriamo alcuni studenti. “Qui mi trovo bene”, dice Yezan. “Frequentare il semiconvitto è un’esperienza che facilita lo studio ed è importante per fare nuove amicizie.” “Abitiamo molto lontano dalla scuola”, aggiungono Giulia e Sofia, “e per noi è comodo poterci fermare. È ancora un po’ un problema non poter ancora pranzare qui, ma a questo si rimedia. Almeno, rimaniamo concentrati sullo studio. E poi c’è la Signora…”

E adesso la parola alla “Signora” (il cognome non importa: tutti la chiamano così, come la monaca di Monza).“I ragazzi che scelgono di fermarsi al pomeriggio mi sembrano molto motivati”, osserva. “Anche se non possono usufruire di tutti i servizi, preferiscono comunque rimanere a scuola a studiare, in autonomia o col supporto dei colleghi. Ovviamente, ci auguriamo che si possa tornare al più presto ai nostri ritmi di prima.”

“Che cosa trovano di particolare i ragazzi nel semiconvitto?”

“Un posto che li accoglie, sia fisicamente che emozionalmente. Trovano uno spazio raccolto dove studiare, ma anche la presenza amica degli educatori al loro fianco. In quasi due anni di pausa, sono proprio i ragazzi del liceo quelli che hanno maggiormente risentito dello stress da isolamento. E da parte nostra è bello ritrovare la loro allegria, la loro freschezza. Ci sono mancati molto.”

“Ci tolga una curiosità: come è riuscita in tutti questi anni a non farsi mai chiamare signo?”

“È semplice: dico ai ragazzi che altrimenti li appendo per le orecchie alla porta.”

“E funziona davvero?”

“Perfettamente.”

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