Racconto Giallo – La morte del Conte

Racconto Giallo – La morte del Conte
In una buia notte d’estate, alla periferia di Caristone, un paesino del Brasile, Cantis lucidava la sua pistola vicino al cancello della villa del Conte Bang.
Cantis, il netturbino del paese, era giunto all’appuntamento con il Conte in anticipo.
Prima di suonare il campanello, Cantis si domandava come mai avesse ricevuto quell’invito dal Conte.
La cena trascorse serenamente con dell’ottimo vino e prelibati piatti.
L a mattina seguente tutti i giornali della zona riportavano la notizia della morte del Conte.
La polizia dichiarò che il primo sospettato era Cantis perché le telecamere della villa mostravano chiaramente le immagini della sera prima dove Cantis aveva in mano una pistola.
Sembrava un caso semplice e già risolto, ma il detective capo non era tanto convinto di questo.
Cantis, dopo innumerevoli interrogatori, ripeteva sempre la sua innocenza.
L’indizio che incastrava il vero colpevole era l’ora della morte del Conte.
Il dottore che aveva analizzato il corpo aveva dichiarato che il Conte era stato ucciso tra le cinque e le otto del mattino.
Ma come faceva Cantis ad aver commesso il delitto se alle cinque era già a spazzare la piazza principale del comune, come mostravano le telecamere?
Ecco allora che il detective correva ad arrestare il maggiordomo che aveva studiato il suo piano incastrando il povero Cantis.
Il maggiordomo confessò senza pentirsi il delitto perché era stanco di prendere ordini del Conte maleducato.

Tommaso C. – VB primaria

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