Lenzuoliamo! Emanuela Setti Carraro sul balcone della nostra scuola grazie ad Emma, 3B primaria

GIORNATA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DELLE MAFIE

 Di Alessandra Fiorentini

La legge n.20 dell’8 marzo 2017 istituisce e riconosce il 21 marzo quale ”Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.

Anche la nostra Istituzione Educativa, intitolata proprio ad una vittima della mafia, ha aderito all’iniziativa ”Lenzuoliamo” di Libera Milano, esponendo sulla facciata principale di Palazzo Archinto due lenzuoli bianchi, diventati ormai il simbolo della lotta alla mafia, con l’immagine di Emanuela Setti Carraro dalla Chiesa e di Emanuele Busellini .

Ci piace immaginare i balconi e le finestre di tutte le città italiane, da nord a sud, vestiti di bianco, con lenzuoli che riportano i nomi di tutti coloro che hanno pagato con la propria vita il prezzo della giustizia e della legalità.

Di seguito riportiamo una breve intervista alla nostra Emma Brancati di 3B primaria che con tanta dedizione, passione e doti artistiche ha realizzato, con l’aiuto del suo papà, lo splendido lenzuolo dedicato a Emanuela Setti Carraro.

<<Come mai hai scelto proprio la figura di Emanuela?>>

<< La mia scuola porta il suo nome e nell’atrio ci sono delle fotografie di lei, le vedo tutte le mattine prima di arrivare in classe.  Una è quella di Emanuela con l’uniforme da crocerossina che ho scelto per il nostro lenzuolo e l’altra è di Emanuela all’aperto, in un maneggio forse, perché dietro di lei si intravede un cavallo.  Sotto le foto c’è anche un cammeo color oro. Emanuela e io abbiamo in comune l’amore per i cavalli!>>

<<Cosa è per te la mafia? Ne hai mai sentito parlare?>>

<<Qualche volta ne parlo con i miei genitori e anche col nonno. In Sicilia, a Catania, il muro del Carcere di Piazza Lanza è colorato con un grandissimo murales dedicato alle vittime della mafia. Il nonno mi parla di tutte le persone che sono state dipinte su quel muro e che adesso non ci sono più: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato e molti altri di cui adesso non ricordo il nome. Il nonno dice che bisogna stare sempre dalla parte dei buoni e non dei cattivi. Gli uomini buoni sono quelli coraggiosi, di cui ricordiamo il nome perché sono degli eroi, mentre gli uomini cattivi sono solo codardi>>

<<Come pensi si possa combattere la mafia?  Noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa>>

<<Stando sempre dalla parte della legge, mai dalla parte dei criminali. I mafiosi uccidono per dimostrare la loro forza e spesso le persone non reagiscono perché hanno tanta paura.  La paura è una brutta compagna! Noi dobbiamo stare sempre dalla parte della legge e pensare alle conseguenze prima di compiere un’azione>>

<<Cosa vorresti dire ai tuoi compagni e ai bambini della tua età?>>

<<Ai miei compagni e ai bambini vorrei dire che da grandi potranno vivere la loro vita al meglio, ma dovranno schierarsi sempre con i più deboli. A volte è più facile scegliere la strada cattiva, perché scegliere il bene può significare anche perdere la vita. La frase che ho scritto sul lenzuolo è una frase del generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Lui diceva che ”certe cose non si fanno per coraggio , si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei propri figli”. E io penso che bisogna scegliere sempre la legalità, altrimenti il sacrificio di Emanuela, del generale dalla Chiesa, di Falcone, di Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia non sarà servito a nulla>>

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