SettiCorriere

”Le vacanze possono aspettare…”

Nel periodo tra il 10 e il 18 giugno (a scuola già conclusa, quindi!), sfidando il caldo dei giorni scorsi e rinunciando al legittimo relax e a gustose dormite mattutine, alcuni “eroici” ragazzi delle classi seconde della Secondaria di Primo grado (ma non solo loro perché al gruppo si è aggiunta per tutto il percorso di una delle due iniziative proposte anche un’alunna della classe prima, alla quale va una speciale nota di merito), hanno partecipato a due laboratori estivi, “E quindi uscimmo a riveder le stelle…” che ha unito letteratura e astronomia, rendendo ancora una volta protagonista Dante nell’anno in cui si celebra il settecentenario dalla sua morte, e “La Rivoluzione siamo noi”, che ha approfondito aspetti nuovi della Rivoluzione francese..

Utilizzando risorse digitali ma anche materiali di fortuna, i nostri eroi, tra le altre cose, hanno costruito un astrolabio; hanno imparato che, se le dimensioni del Sole vengono paragonate in scala ridotta a quelle di un’auto di 3m, la Terra risulta grande come un pomodorino e Giove come un’anguria (che poi hanno mangiato…); hanno realizzato un loro sistema solare in scala, posizionandolo sulla mappa di Milano grazie a Google Earth; hanno inventato nuove costellazioni, disegnandone la sagoma a partire dalla vista di porzioni di cielo stellato e creandone i relativi miti; infine, hanno messo alla prova le loro conoscenze della Divina Commedia con quiz e giochi interattivi, per concludere con la loro personale e fantasiosa versione dell’Universo di Dante.

Ma non è tutto.

Navigando tra libri, video, fumetti e cartoni animati e alternando italiano e francese, hanno poi conosciuto meglio i diversi protagonisti della Rivoluzione francese e sono stati chiamati a interpretarne i ruoli in un processo alla Rivoluzione per il quale hanno dovuto preparare dei loro “cahiers de dolèances” nonché le proprie arringhe da sottoporre al giudizio di una severissima giuria. Al termine della messinscena in costume il verdetto ha sentenziato la condanna per la nobiltà, Robespierre e i giacobini (il Terrore è stato loro fatale!) e l’assoluzione per il popolo e i sovrani (sebbene con riserva per questi ultimi!).

Bravissimi, ragazzi!