Ioleggoperché
a cura delle classi terze della Secondaria di primo grado
Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?” Harper Lee
L’immagine che suggerisce l’autrice è molto forte e fa capire quanto sia vitale per la protagonista la lettura e la mancanza della stessa viene paragonata all’assenza di respiro. Se non leggiamo non riusciamo neppure ad esprimere i nostri pensieri e sentimenti. Se non leggiamo non siamo in grado di capire cosa è bene per noi e per le persone che ci sono accanto. Se non leggiamo, non potremo mai essere noi stessi.
Privare un uomo della lettura, vuol dire quindi privarlo di se stesso e della sua stessa vita.
Eppure, molte volte riteniamo la lettura inutile, una perdita di tempo, un’attività da rinviare. La lettura ci suscita un’emozione profonda e inimitabile, facendoci entrare quasi in una dimensione parallela, in cui possiamo restare completamente isolati dai rumori e dalle distrazioni, e soprattutto dalle costrizioni del tempo, del quale perdiamo la percezione.
Per questa ragione leggere ci rende più liberi, perché non solo ci permette di conoscere meglio la realtà più profonda, ma ci libera dalle catene dei nostri limiti.
di Andrea C.