Giorno della Memoria all’Europeo
Di Joseph Jona Falco, Rappresentante degli studenti dell’Europeo
Quest’anno noi studenti abbiamo fortemente sentito la necessità di approfondire lo studio di una buia pagina di storia, la Shoah. Così, insieme a testimoni diretti e indiretti e studiosi, abbiamo elaborato un progetto che coinvolgesse tutti i ragazzi del Classico Europeo per avere l’opportunità di imparare, riflettere e discutere su avvenimenti del passato perché potessero diventare un monito per il nostro futuro. Così, il 27 gennaio, abbiamo deciso di dedicare la mattinata dell’Assemblea d’indirizzo al tema della Memoria, della Resistenza e dell’antifascismo.
L’organizzazione di tutta la mattinata è stata il frutto di una proficua collaborazione tra i compagni della 5° Europeo e gli illustri ospiti che abbiamo avuto l’opportunità di incontrare nel corso della giornata. Colgo quindi l’occasione per ringraziare ancora una volta coloro che hanno deciso di dedicare la mattinata per confrontarsi con noi: Renato Jona, che è venuto da Venezia per condividere la sua testimonianza; Roberto Cenati, Presidente Provinciale dell’ANPI Milano; Riccardo Correggia, storico e guida del Memoriale della Shoah; la Professoressa Antonella Sacconi, figlia del partigiano Raffaello Sacconi e il Professore di filosofia Federico Ferri.
L’assemblea si è aperta con la lettura di un estratto del discorso della neo Ministra dell’istruzione, la Professoressa Lucia Azzolina, tenuto in occasione del Viaggio della Memoria 2020 nel quale diceva: “La Storia è il nutrimento della memoria. Una memoria affidata solo all’emozione non ha altro destino che un lento evaporare. Una memoria nutrita di conoscenza diventa, invece, un patrimonio trasmissibile di generazione in generazione. Ragazzi, è compito della scuola dotarvi di entrambe. Da qui -dice la Ministra- rinnovo dunque il mio impegno a rimarcare l’importanza della Storia e del suo apprendimento. Lo faccio in un contesto e in un momento che non ammettono esitazioni […] Siamo qui non solo per commuoverci per l’assassinio di milioni di innocenti fra ebrei, rom, omosessuali, persone con disabilità, oppositori politici: veniamo a prendere un impegno, a far sì che mai, in nessuno modo, l’indifferenza si insinui fra di noi o che l’odio riprenda forza.”
Lo scopo dell’Assemblea infatti non è stato solo quello di commemorare un qualcosa che ci veniva raccontato… abbiamo affrontato l’Assemblea con lo scopo di farci carico del nostro passato, analizzarlo e capirlo. Riteniamo sia un dovere conoscere gli orrori dovuti a questo, per far sì che niente di tutto ciò si possa mai più ripresentare qui o altrove, in questa forma o in altre. Nel Salone degli specchi abbiamo tutti insieme preso l’impegno di combattere ed estirpare ogni forma di odio, discriminazione e violenza anche nel nostro piccolo, anche nella nostra scuola. Siamo infatti fortemente convinti che proprio la scuola debba aiutare tutti gli studenti a sviluppare senso critico e capacità di discernere il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto, debba essere una palestra di discussioni attraverso la quale ciascuno studente possa sviluppare una propria personalità ispirata sempre ai valori della democrazia e in questo contesto non ci può essere spazio per odio e violenza.
Penso sia importante sottolineare che 75 anni fa le truppe sovietiche abbattevano i cancelli di Aushwitz ed ancora 75 anni dopo a quel 27 gennaio 1945 abbiamo deciso di ritrovarci per parlare di Nazifascismo, Resistenza, discriminazioni, Shoah, indifferenti, partigiani, giusti e tanto altro ancora perché riteniamo che questi non siano temi sepolti nel secolo scorso, ma, anzi, estremamente attuali. Lo scopo del nostro progetto, infatti, non è stato quello di limitarci a pensare a tutto ciò per un solo giorno, ma far sì che il Giorno della Memoria potesse essere una scintilla per le coscienze di tutti affinché per il resto dei giorni dell’anno non ci si volti più dall’altra parte di fronte a richieste d’aiuto o alle ingiustizie della vita.
Con l’impegno di non dimenticare mai