DIstanti ma vicini, le riflessioni di Giulia Manganaro 3B secondaria di primo grado

di Giulia Manganaro 3B secondaria di primo grado

Molti mi chiedono come stia in questo momento, mi chiedono quali siano le mie angosce, i miei problemi, se stia bene senza la scuola oppure se la campanella alle 8 e 10 del mattino mi manchi un pochino.

Ciò che posso dire io é che, certo, una pausa mi ci voleva, ma i miei compagni, le mie professoresse, insomma, in generale tutta la mia scuola, la Setti Carraro, mi mancano.

Nonostante la fatica di dovermi svegliare tutti i giorni alle 6 del mattino per riuscire ad arrivare puntuale alle lezioni, tutto quello che questo istituto mi ha dato finora é stato fondamentale per farmi crescere, ad esempio, per farmi capire che, se una cosa non mi va bene, non é per forza sbagliata, magari basta solo guardarla da un altro punto di vista.

Nonostante la fatica, quindi rifarei un miliardo di volte la scelta per questa scuola e per il percorso che mi ha consentito di seguire.

Certo, ora comunque stiamo svolgendo lezioni virtuali e il sostegno delle prof, nel caso di bisogno, non ci manca mai, i progetti sono tanti e belli, ma viverli in prima persona con davanti una professoressa che ti parla é davvero tutta un’altra cosa.

Mi sono accorta che il calore di una spiegazione “dal vivo” é un bene prezioso, inestimabile.

Sì, mi sto stancando a casa, voglio tornare a scuola più carica di prima. Capisco che, data la situazione, questo mio desiderio sia al momento impossibile e allora voglio dire grazie per tutto quello che i professori, gli educatori, il rettore, ma in generale tutti coloro che lavorano nella scuola, stanno facendo per noi alunni cosicché la lontananza sia più sopportabile.

Concludendo, vorrei anche dire, però, che questa esperienza mi sta insegnando molto perché mi ha fatto capire che la scuola non è solo la mia seconda casa, è una parte importantissima e fondamentale della mia vita quotidiana, alla quale è affidato il compito prezioso di farmi capire chi sono e di aiutarmi a costruire chi saró.

 

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