La musica nella società

di A.D. e G.G.B. 1′ Liceo Classico

«L’ho detto mille volte, ma forse a qualcuno è sfuggito: l’orchestra è sinonimo di società. Ci sono i violini, i violoncelli, le viole, l’oboe, il trombone… Ognuno di loro ha spesso parti completamente diverse, ma tutti devono concorrere a un unico bene, che è l’armonia di tutti. Chiaro?»


Il discorso del direttore d’orchestra Riccardo Muti, pronunciato davanti al Presidente Mattarella e ai Ministri alla fine di un concerto all’Arena di Verona, ci invita a riflettere sull’incredibile somiglianza tra un’orchestra e la nostra società, sul ruolo di ogni strumento e su quello del singolo individuo.


In effetti, se il mondo funzionasse come un insieme di strumenti musicali, probabilmente sarebbe tutto più semplice. Se ogni persona fosse più concentrata a concorrere per il bene comune, per l’“armonia”, senza prevaricare sugli altri, si raggiungerebbero più facilmente non solo gli obiettivi di un gruppo, ma anche quelli personali, poiché ognuno sarebbe
sostenuto dalla collettività.


La musica può diventare parte della nostra vita se lo desideriamo; io stessa ho deciso di intraprendere un percorso musicale studiando il violino, ma non è necessario suonare uno strumento per “entrarci in contatto”: basta ascoltarla, lasciandosi trasportare da ciò che ci fa provare o pensare. Non a caso, la musica viene utilizzata anche in campo terapeutico per facilitare la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento e l’espressione, contribuendo in generale al benessere psicologico di una persona.
Spesso si dice che la musica sia un linguaggio universale, comprensibile da tutti e attraverso il quale è possibile interagire, nonostante eventuali disabilità fisiche o difficoltà relazionali.

Come ha detto Frida Bollani Magoni, una ragazza con una rara malattia
genetica agli occhi: «A tre anni mia mamma scoprì che avevo l’orecchio assoluto. Con gli occhi vedo solo ombre, la musica mi restituisce i colori».
Per questi motivi, secondo molti, la musica dovrebbe essere trasmessa fin da subito alle nuove generazioni. Fare musica a scuola aiuta i ragazzi a esprimersi, a sviluppare la creatività e, ovviamente, a comprendere meglio il mondo che li circonda. Inoltre, suonare strumenti musicali o cantare insieme favorisce lo spirito di gruppo e la capacità di collaborare.

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