Caro/a me del 2021, i testi di Olivia Davico Bonino di IA e di Chiara Zuccarini di IB Secondaria di primo grado
Tra i numerosi esercizi di scrittura che ho proposto agli studenti, uno in particolare è stato svolto con successo: ho chiesto loro di scrivere una lettera per raccontare ai se stessi del 2021 i pensieri e le emozioni di questo periodo speciale. Ciascun ragazzo ha descritto la sua nuova routine, non solo esprimendo la propria noia o la nostalgia dei mesi passati, ma anche manifestando una gratitudine sincera per quello che ha: case spaziose, affetti sicuri, computer per seguire le lezioni a distanza e la scuola, che pur avendo assunto una forma nuova, non è comunque meno viva e presente. Seguono i testi di Olivia Davico Bonino di IA e di Chiara Zuccarini di IB
Di Chiara Zuccarini – I B secondaria di primo grado Milano, 24 aprile 2020
Cara me del 2021,oggi voglio raccontarti come ho trascorso la primavera quest’anno e quali pensieri ed emozioni sto provando in questi giorni particolari.A fine febbraio nel Nord Italia si è diffuso il Covid19, un virus arrivato dalla Cina che, pian piano si è trasmesso in tutto il mondo, provocando una pandemia. Tante persone sono state ricoverate in ospedale, molte in rianimazione e tanti anziani sono morti. Purtroppo, il virus attacca i polmoni, causando molte complicanze e in alcuni casi la morte.L’Italia è stato il primo paese europeo ad essere contagiato ed eravamo piuttosto impreparati: sono finiti presto nei negozi l’amuchina e l’alcool, le mascherine erano introvabili, gli ospedali si sono presto riempiti, fino a non riuscire a contenere tutte le persone ammalate. Siamo tutti spaventati e preoccupati.Per le vacanze di Carnevale io e la mia famiglia avevamo organizzato una gita a Londra. Avevamo prenotato il volo aereo, un accogliente appartamento vicino a Tower Bridge e contattato i nostri amici italiani che vivono lì. Purtroppo, le scuole sono state chiuse, i miei genitori non sono più andati in ufficio ed hanno iniziato a lavorare da casa in smart working, abbiamo avuto paura di partire ed abbiamo annullato con molto dispiacere il viaggio. In realtà è stata una decisione saggia, perché il numero dei contagi aumentava di giorno in giorno sempre di più e l’aver evitato aeroporti, metropolitane, musei e luoghi affollati ci ha fatto vivere più serenamente la quarantena.Non mi annoio per niente tra le video-lezioni, i compiti, le videochiamate con gli amici, le lezioni pomeridiane e le merende virtuali con la Prof. Carmelisa, le ricerche, i nostri tre Padlet di classe, il concorso “Futuro”, le lezioni private di ginnastica e di inglese. Insomma, ho sempre qualcosa da fare!Ho il tempo per riflettere su tante cose: innanzitutto, su quanto è preziosa ed importante la salute, sulla fortuna di avere una casa grande e luminosa, di voler bene ai miei genitori, di poter giocare con mio fratello e di avere i dispositivi elettronici per poter seguire le lezioni.Ci sono stati dei bei cambiamenti, per esempio, la natura si è ripresa i suoi spazi: abbiamo visto le bellissime immagini delle acque trasparenti dei Navigli, del Canal Grande a Venezia, una balena all’Elba, le aquile a Milano. Faccio tante ricerche online, in particolare ne ho fatta una sugli effetti della quarantena sull’inquinamento, che è diminuito notevolmente: le immagini satellitari mostrano che le nubi marroni, che coprivano la pianura padana e la Cina, sono scomparse.Mi diverto a seguire le varie maratone televisive, quella sulla giornata della Terra, quella sul 25 aprile, Festa della liberazione, il concerto di Bocelli il giorno di Pasqua dal Duomo di Milano, deserto. Ah, dimenticavo! Anche le chiese sono state chiuse ed ho seguito la messa e tutte le cerimonie della quaresima in TV. Ho ammirato la Basilica di San Pietro e ascoltato con stupore le parole del Papa. Anche lui è piuttosto affaticato e preoccupato per il futuro del mondo. Tante persone sono ammalate e tante perdono il lavoro.Però ci sono anche delle iniziative di solidarietà, come i cesti solidali con la scritta “Chi può metta, chi non può prenda” e molte aziende hanno messo a disposizione tempo e soldi per aiutare chi ha bisogno. Con la raccolta fondi dei “Ferragnez” è stata costruita una struttura di rianimazione all’ospedale San Raffaele e in poco tempo è stato realizzato un altro ospedale in Fiera. Gli Italiani sono molto creativi e generosi: aziende come Armani, Lamborghini, Ferrari, hanno convertito alcuni stabilimenti nella produzione di mascherine e grembiuli per i medici e gli infermieri. Con mio fratello ho realizzato un bellissimo disegno in cui abbiamo inserito il personale sanitario tra i supereroi: sono loro i veri eroi del nostro tempo.È da tanto che non esco di casa, non ho più visto le mie amiche ed ho dovuto interrompere alcune attività, come l’arpa, il nuoto e l’equitazione. Però trascorro tanto tempo con i miei genitori, sto imparando a fare il pane, al mattino non ho più la sveglia presto ed ogni sera vedo un film in famiglia.Ora però inizia a fare caldo e ho tanta voglia di pensare alle vacanze. L’estate si avvicina, ma non c’è ancora la certezza di poter andare al mare. Spero proprio di riuscire ad andare in spiaggia e trascorrere, nonostante il coronavirus, delle felici vacanze! Ho paura di non potermi allontanare da casa, ma ho anche la speranza che questo brutto virus possa scomparire all’improvviso, così come è arrivato e che qualche scienziato possa inventare una cura efficace in attesa del vaccino.Per oggi è tutto, ti terrò aggiornata.Ciao ?.
Olivia Davico Bonino di IA Secondaria di primo grado
25/4/2020 Cara me del 2021, questo è un periodo molto duro e complicato per via del Coronavirus, che sta uccidendo persone e ci sta tenendo lontano dai nostri amici e dalla nostra vita di sempre. Fortunatamente io e la mia famiglia siamo riusciti ad andare in montagna prima che chiudessero la Lombardia, prima che stabilissero che nessuno poteva più uscire e rientrare. In questo momento siamo a Sestriere, in una casa molto piccola per tutti e quattro. Tuttavia, abbiamo un ampio terrazzo dove poter uscire e prendere un po’ d’aria buona e farci dei pranzetti in compagnia. C’è anche un piccolo giardino, dove io e Caterina andiamo a giocare a pallavolo, ad asino, a muro e ad un gioco che abbiamo chiamato “golf-calcio”, che consiste nel dover calciare la palla meno volte possibile per farla arrivare dall’inizio del giardino fino al parcheggio.
Questo è un periodo orribile, ma come ogni cosa ha anche i suoi lati positivi; infatti, i miei genitori, che normalmente sono nel loro ufficio fino a sera, ora sono con me tutto il tempo, quasi come fosse una piccola vacanza. Passo anche più tempo con mia sorella, che prima era a scuola come me fino alle 5.00. Ora stiamo insieme tutto il giorno e, anche se è un po’ birichina, ci divertiamo e insieme il tempo passa più velocemente e in allegria.
Abbiamo capito quanto in realtà siamo persone fortunate. Ci siamo rese conto di quanto sia un privilegio fare delle passeggiate, andare a casa di amici, andare al mare, in montagna, al parco, al cinema e al ristorante. Ho compreso quanto sono fortunata ad avere una casa grande e, anche se solo per 2 mesi, la sensazione che prova chi non può permettersene una così. Dopo quest’esperienza sono certa che inizierò ad apprezzare di più il valore delle cose quotidiane.
Grazie a quest’esperienza sono diventata più brava con i computer e con gli oggetti elettronici, cosa che credo che mi servirà nella vita, considerato il veloce sviluppo tecnologico che sta raggiungendo l’essere umano. Inoltre, abbiamo molto tempo per inventare, creare, scoprire e giocare, dando spazio alla creatività, al divertimento e all’apprendimento.
In questo periodo cerco di non pensare al momento terribile che tutti noi stiamo passando e cerco di pensare ai vantaggi che ci ha portato. Penso anche che sono fortunata, perchè tutti i miei amici e parenti stanno bene, ad eccezione del nostro prete dell’oratorio, Don Lorenzo, che comunque pian piano si sta riprendendo e che sono sicura alla fine guarirà e si sentirà meglio di prima!
Penso che l’Italia sia un paese forte e sono certa che molto presto si riprenderà: torneremo presto tutti a sorridere. Come ha detto Papa Francesco “Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con l’universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza. Rimaniamo uniti.”
Spero che tu in questo momento ti stia divertendo insieme ai tuoi amici e ai tuoi parenti e che soprattutto abbia ripreso una vita normale. Spero inoltre che tu ti sia già iscritta al corso di fotografia che volevamo tanto fare.
Ciao, la tua cara Olivia del 2020