Le classi prime ritirano il primo premio del concorso “Fake news, no grazie”

Bambini delle prime della scuola primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano, tra i 5 e i 6 anni, sin dal primo giorno di scuola, hanno dimostrato di avere molte conoscenze sulla plastica e di essere molto sensibili riguardo alla necessità di utilizzarla in modo parsimonioso e consapevole. Anche i loro disegni hanno espresso molto chiaramente la necessità di dover fare qualcosa per aiutare il pianeta a non rimanere sommerso dalla plastica.

I TEMI DEI DISEGNI:

Vietato buttare la plastica

La plastica si accumula nel mare e molti pesci muoiono

Nel mare vedo una montagna di plastica ed un gabbiano

Bottiglie che finiscono in mare

La plastica non si butta nel mare, ma nel cestino

Il pirata non affonda perché il mare è pieno di plastica

Non buttare le bottiglie nel mare

La plastica va eliminata

Nel mare i pesci muoiono per la plastica

Il mostro mangia-plastica

La bottiglia è mangiata dal delfino

Un pesce circondato di plastica

Isola di plastica.

L’USR nel frattempo aveva promosso un concorso sul riconoscimento delle Fake News.

Come fare per avvicinare bambini così piccoli, al mondo delle notizie spazzatura?

Siamo partiti dalle loro conoscenze e abbiamo fatto notare loro come una stessa notizia può suscitare pareri tanto contrastanti da sfociare in vere e proprie fake news.

A questo punto, gli alunni si sono trasformati in giornalisti, scienziati e musicisti e hanno creato puntate di telegiornale, “Baby telegiornale Setti Carraro”, in cui gli scienziati venivano a confutare le tesi che ormai da tempo sostengono che la plastica sia dannosa per l’ecologia mondiale.

Le idee dei bambini sono risultate tutte molto interessanti: chi aveva fatto studi al Polo Nord e aveva visto che gli animali che si nutrivano di plastica stavano bene, anzi la plastica era paragonata ad una medicina, chi aveva studiato che era utile per far giocare gli animali o che era servita per costruire tane, chi diceva che si può usare indiscriminatamente perché si può riciclare all’infinito e tante altre idee.

Ma per finire il lavoro non poteva mancare un vero e proprio talk show: Il Talk schow Setti Carraro.  In questo spazio, bambini giornalisti, scienziati pro plastica e contro la plastica si sono confrontati battuta su battuta e, come in un vero talk show, non potevano mancare gli ospiti e un pubblico attento e preciso che si alternava ora esecutorie della musica delle sigle d’inizio e fine della trasmissione, ora attento critico con applausi fatti al momento giusto.

Un lavoro entusiasmante in cui i bambini, che non sapevano ancora né leggere e né scrivere hanno fatto le loro parti a braccio sulla base di osservazioni e indicazioni che nascevano durante il lavoro. Veri e propri attori con un regista che ha avuto l’intuizione di lasciare che i bambini, sulla base degli argomenti trattati, esprimessero liberamente quanto avessero appreso, con risultati molto originali. Veri e propri attori d’esperienza!

E’ molto importante notare che gli alunni hanno scelto il nome del telegiornale e del talk show, dimostrando, sin dai primi giorni di scuola, un senso di gruppo e di appartenenza all’Istituto veramente sorprendenti.

Il lavoro è stato apprezzato anche dall’USR che ha conferito alle due prime il primo premio.

Bravi bambini, continuate così!

 

Archivio Articoli