23 maggio 1992 h 17:56

Riflessioni dal Convitto


”Il sacrificio di Falcone e Borsellino è eredità per voi giovani, siatene fieri”
Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tanti anni fa
colpito anche lui in prima persona nei suoi affetti dalla mafia, non ha dimenticato
i giovani nel suo discorso commemorativo dello scorso anno.
“Nessuna zona grigia, omertà: o si sta contro la mafia o si e complici
dei mafiosi, non ci sono alternative”.
Le nuove parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella
risuonano nell’aula bunker in ricordo delle vittime delle stragi in questo
23 maggio 2021. Seppur indirettamente, il suo appello è rivolto ancora
ai giovani, a quella delegazione di ragazzi comunque presente,
nonostante la pandemia.
Sono i vincitori del concorso “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie”
promosso dalla Fondazione Falcone e dal ministero dell’Istruzione.


“Anche quest’anno, sono stati 70 mila gli studenti di tutta Italia che
hanno partecipato alle nostre attività mirate alla diffusione della cultura
della legalità”, dice Maria Falcone, sorella di Giovanni e Presidente della
fondazione.
“L’impegno degli studenti ribadisce che la lotta alla mafia prosegue e
che lo Stato c’è”
La strage di Capaci è ormai diventata un’eredità importante della Storia italiana,
una Memoria che abbiamo il dovere di tenere viva, al pari della Seconda Guerra
Mondiale, dell’Olocausto e dell’Antifascismo.
Quel 23 maggio del 1992, tanti vostri docenti ed educatori erano dei giovani,
degli adolescenti, dei bambini. Nessuno ha mai dimenticato quel giorno e
quell’ora. Non potremo mai dimenticare quel che accadde nei giorni successivi,
nelle nostre piazze, nelle nostre scuole, nelle università, e non solo a Palermo.
Non esprimemmo semplicemente cordoglio e dolore per aver perso uno dei
migliori magistrati e cittadini a cui l’Italia aveva dato i natali, ma facemmo una
scelta ben precisa di valori: quella di essere sempre dalla parte della legalità.
La stessa legalità che l’Educandato “Setti Carraro Dalla Chiesa” non ha mai
smesso di promuovere: attraverso la dirigenza, il personale docente ed
educativo, i suoi eccellenti ed attivi studenti; e non solo per l’eredità, chiara e
importante, che tramanda nella sua denominazione.

Lo scorso anno, fu un 23 maggio diverso, senza gli abituali cortei e Navi della Legalità, con le piazze vuote, ma con le persone affacciate dai balconi di casa a cantare tutti insieme l’Inno italiano, Maria Falcone in testa, docente e coraggiosa sorella di Giovanni. In questo 2021, in una situazione sanitaria lievemente migliorata – ma sempre nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid – là dove attraccava la Nave della Legalità, a Palermo, un’orchestra di studenti dell’Istituto Regina Margherita di Palermo si è esibita alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e di Maria Falcone, eseguendo l’inno d’Italia e dando il simbolico avvio alle celebrazioni, seppur in prudente forma ridotta, alle quali parteciperanno soprattutto studenti e giovani di tutt’Italia. “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini” (Giovanni Falcone) Siamo sicuri che questi valori cammineranno ancora sulle vostre gambe, anche di quelle di chi quel giorno non era ancora nato.

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